
Giovacchino Antonio Rossini, detto Gioacchino Rossini, nacque a Pesaro nel 1792 e fu un grande compositore di opere liriche.
Anche se le sue opere toccano vari generi musicali, è ricordato soprattutto come uno tra i più grandi compositori di opere liriche per il teatro.
Nacque a Pesaro il 29 Febbraio del 1792. Era di semplici origini: Il padre era suonatore nella banda cittadina e nelle orchestre locali, mentre la madre era una cantante di discreta bravura che trasmise al figlio la passione del canto e della musica. A 14 anni si iscrive al Liceo Musicale a Bologna, dove imparò a suonare diversi strumenti musicali e studiò anche canto. Finiti gli studi, iniziò una carriera indirizzata verso l’opera e a sedici anni ci fu il suo esordio sulle scene al Teatro di Venezia con l’opera: “ La cambiale di matrimonio”. Il successo ottenuto lo incoraggiò a scrivere altre 37 opere in soli 9 anni. Queste opere
vennero rappresentate nei maggiori teatri italiani e parigini.
Le opere che ebbero il maggiore successo e che ancora oggi vengono rappresentate sono: “Il barbiere di Siviglia”, “La Cenerentola” e il “Guglielmo Tell”.
A 37 anni si ritirò dalle scene e decise di dedicarsi alla sua seconda passione: la cucina. I suoi ricevimenti Parigini, con pranzi fino a 14 portate, divennero leggendari. Amava mangiare e non ne faceva mistero: inventava ricette ancora oggi presenti sulle nostre tavole.
Si dice che abbia detto: “Per mangiare un tacchino dobbiamo essere almeno in due: io e il tacchino”, oppure: “Non conosco un lavoro migliore del mangiare”.
Amava così tanto il mangiar bene che affermò di aver pianto solo tre volte nella vita: quando gli fischiarono la prima opera, quando sentì suonare Paganini e quando, durante una gita in barca sul Lago di Como, gli cadde in acqua un tacchino farcito ai tartufi.
Rossini morì a Parigi il 13 novembre 1868.
Una curiosità: Rossini poté festeggiare solo 19 compleanni effettivi pur essendo vissuto
Fino all’età di 76 anni, essendo nato il 29 febbraio dell’anno bisestile 1792.
