Le suffragette erano persone, di solito genere femminile, che combattevano affinché anche le donne potessero ottenere il diritto di voto. Volevano poter partecipare all’elezione di un governo o di un sindaco
per esempio.
Suffragio significa proprio poter dichiarare la propria volontà attraverso il voto. Da lì il nome suffragette.
Alla fine del 1800 una scrittrice inglese fondò l’Unione Nazionale della società per il suffragio femminile, convincere gli uomini e i politici inglesi che anche le opinioni delle donne avevano valore e meritavano un voto.
Convincerli fu molto difficile perché le donne non erano considerate importanti e gli uomini pensavano che le proprie mogli e le femmine in generale non fossero in grado di cavarsela al di fuori della cucina.
Per secoli il posto della donna era stato quasi sempre limitato ai lavori di casa e alla cura dei bambini.
Con grande impegno molte donne hanno cercato di cambiare questa mentalità.
Dopo diversi anni le donne persero la pazienza.
Un giorno la più impaziente di tutte, Emmeline Pankhurst, decise di affrontare la situazione con un atteggiamento più combattivo, quindi fondò un’associazione che unisse donne con lo stesso spirito che
presero propri il nome di suffragette.
Alcune di loro piazzarono bombe, appiccarono incendi, spaccarono vetrine affinché la loro voce si sentisse forte e chiara. Spesso venivano scelti luoghi pubblici riservati agli uomini, come i golf club, per fare gesti forti e mostrare le grandi disparità tra uomini e donne.
Molte vennero arrestate e sottoposte a pestaggi anche per atteggiamenti vendicativi da parte degli uomini. La società era scioccata nel vedere donne fare gesti così forti.
Durante le guerre mondiali il governo aveva bisogno delle donne che si offrirono per fare le infermiere nei campi militari; inoltre si impegnano a svolgere i ruoli lasciati scoperti dagli uomini andati in guerra. Con la seconda guerra mondiale le donne entrarono anche a far parte dei corpi militari e si sostituirono con grande abilità alla forza lavoro maschile.
Da quel momento in poi fu impossibile non ascoltare le richieste delle suffragette e non ascoltare la loro voce.
Il primo paese del mondo a concedere il diritto di voto alle donne fu la Nuova Zelanda (1893), in Europa la prima fu la Finlandia nel 1906. L’Italia lo concesse nel 1946, proprio alla fine della seconda guerra mondiale. L’ultimo paese è stata l’Arabia Saudita nel 2015.

http://www.hastingspress.co.uk/history/sufpix.htm, Public domain, via Wikimedia Commons