C’era una volta la promozione “Amici di Scuola” di Esselunga a cui, breve giro di posta, hanno fatto eco “Coop per la Scuola” e “Stikeetz a Scuola” di Lidl. Tre iniziative che riteniamo lodevoli, in pratica invece di offrire premi che spesso sono inutili nelle case delle singole famiglie, le catene di supermercati, grazie alla forza della cooperazione, permettono alle scuole di raccimolare utili premi per la didattica o per un migliore funzionamento dell’Istituto.
Ora però sono arrivate altre iniziative un po’ meno nobili: “McDonald’s Premia la Scuola” che è terminata al 31 ottobre e “Con Gold Bunny vota e fai vincere 10.000 euro alla tua scuola” (un nome più breve, no?) di Lindt in vigore attualmente fino al 31/05/16.
Ma cosa cambia tra le prime e queste ultime?
Nel caso dei supermercati i premi venivano forniti alle scuole a seconda dei punti accumulati a scelta da un catalogo premi, in maniera non dissimile da quella a cui tutti siamo abituati normalmente. Il premio è certo e proporzionale ai punti accumulati.
Il vantaggio degli esercenti è di spostare una parte degli acquisti che normalmente vengono fatti in altri negozi verso i propri grazie anche alla spinta data dalla richiesta degli istituti che hanno certamente un vantaggio notevole dalla promozione.
Nel secondo caso, invece, sia McDonald’s che Lindt hanno optato per una sorta di classifica dove solo le più votate vengono premiate e le altre… ciccia!
Anche qui si spera di far leva sulla richiesta della scuola, ma a differenza del primo caso… io da McDonald’s NON ci DEVO andare per forza così come NON DEVO comprare per forza il coniglietto della Lindt.
Se nel primo caso la spesa tutti la dobbiamo fare, non grava più di tanto sulle spalle delle famiglie orientare la spesa su una catena di supermercati piuttosto che un’altra in cambio di premi certi; nel secondo caso, invece, c’è una spesa tutta a carico delle famiglie che si ritrovano pagare cose, tra l’altro, nemmeno salutari per i loro figli per premiare, FORSE, la propria scuola.
Mi chiedo come, nel concorso di McDonald’s, abbia fatto la scuola primaria Pascoli di Sesto S. Giovanni a raccogliere 424.000 punti, pari a 424.000 euro spesi (!!!), grazie ai quali ha potuto ottenere un favoloso “kit multimediale per la didattica” del valore di ben 2.000 euro (circa lo 0,5% dell’importo speso); mentre la seconda classificata, la scuola primaria S. d’Acquisto di Rho con i suoi 227.000 euro spesi da McDonald’s si è trovata comunque a bocca asciutta.
Restiamo in attesa di vedere il risultato della promozione di Lindt.
In un caso la famiglia è vista come una risorsa che genera profitto, nell’altro semplicemente come un limone da spremere… finchè c’è succo!
Dalla iniziativa di Esselunga, che anche noi abbiamo appoggiato, anche l’I.C.S. di Missaglia ha potuto ottenere cospicui premi, l’elenco è online sul sito della scuola