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Giacomo Puccini è stato un grande compositore italiano, è considerato uno dei maggiori operisti di tutti i tempi.
Nacque a Lucca il 22 dicembre del 1858 da una famiglia di musicisti da cinque generazioni. Sin da piccolo dimostra di possedere un grande talento musicale. Dopo la morte del padre, a soli cinque anni, iniziò a studiare presso l’Istituto musicale di Lucca. Da piccolo Puccini non era interessato allo studio, soprattutto a quello della matematica, ma neanche tanto alla musica: “Giacomo Puccini entra in classe solo per consumare i pantaloni sulla sedia” – così parlavano di lui i suoi insegnanti. Quando iniziò a frequentare l’istituto musicale di Lucca, studiando l’organo, il suo studio cambiò: svelò il suo talento per la musica e cominciò a suonare come organista nelle chiese e nei caffè.
Nel 1871 Puccini a Pisa sentì “l’Aida” di Giuseppe Verdi e si innamorò dell’opera lirica. Si trasferì quindi a Milano per frequentare il prestigioso Conservatorio, grazie anche ad una borsa di studio, perché povero. Qui studiò con maestri che erano grandi musicisti e decise di partecipare ad un concorso per compositori dove scrisse la sua prima opera: “Le Villi”, che però non fu un grande successo.
Tuttavia la seconda rappresentazione fu fondamentale per la carriera di Puccini, perché qui conobbe Giulio Ricordi, che stampava gli spartiti e i testi di musica. Ricordi lo spronò a continuare a comporre. A Milano Puccini non si trovava bene, perché preferiva la campagna, quindi nel 1900 si trasferì a Torre del Lago, dove scrisse le sue opere più famose: “La Bohème” nel 1895, “La Tosca” nel 1898, “Madama Butterfly” nel 1904 e la “Turandot”, che però non riuscì a completare. Puccini ambientò le sue opere in tutto il mondo: Cina, Parigi, Italia, Giappone.
Puccini morì nel 1924 a Bruxelles, dove si era recato per curare un tumore alla gola: l’operazione a cui venne sottoposto ne provocò la morte. Venne sepolto a Milano, ma la moglie dopo alcuni anni lo trasferì a Torre del Lago dove lui aveva scelto di vivere.
Qualche curiosità: Puccini amava la caccia, i motori e la velocità, amava guidare auto d’epoca. Si rese conto che nessuna delle auto prodotte fino ad allora era adatta a terreni sterrati e chiese a Vincenzo Lancia di realizzare quello che possiamo considerare il primo fuoristrada al mondo: un’auto col telaio rinforzato e ruote artigliate in grado di andare su terreni non asfaltati.

Giacomo_Puccini_by_Mario_Nunes_Vais
Photographer: Mario Nunes Vais (1856–1932), Public domain, via Wikimedia Commons